- Studio ASE
- News
- Reverse engineering di un componente: partiamo dalla misurazione
Reverse engineering di un componente: partiamo dalla misurazione
Oggi giorno la tecnologia ci permette di fare tutto senza bisogno di usare strumenti extra, ma nonostante questo ci viene ancora richiesto di realizzare reverse engineering, per rilevare dei componenti uguali da riprodurre per altre applicazioni.
Reverse Engineering: cos’è e a cosa serve
Il reverse engeneering consente di realizzare disegni costruttivi partendo da un oggetto esistente, i disegni creati permettono di produrre un altro oggetto con un funzionamento uguale o simile.
È un servizio che molte aziende utilizzano per ridisegnare in tridimensionale impianti eseguiti in bidimensionale mancanti di disegni costruttivi per la realizzazione.
Il reverse engineering che forniamo può essere diviso in due tipologie:
- Reverse engineering di un impianto: un tecnico specializzato nel settore, in base alla sua esperienza, disegna in 2D la sagoma dell’impianto, dando importanza ai cambi di direzione e impostando gran parte dei componenti in modo da essere più autonomo possibile nell’esecuzione. La progettazione meccanica di questi impianti richiede molta esperienza, oltre ad una conoscenza approfondita dell’impianto.
- Reverse engineering di un singolo o più componenti: in questo caso viene eseguita una copia del componente, misurando le varie dimensioni e riportandole nel modello cad.
Come eseguiamo i progetti di Reverse Engineering: partiamo dalla misurazione
Noi di Studio A.S.E. sappiamo che la progettazione meccanica di un reverse engineering è molto delicata e richiede molta precisione, quindi il nostro consiglio è quello di riprendere e controllare più volte le misurazioni che vengono effettuate, per evitare la realizzazione di componenti con misure errate che non si accoppiano tra loro.
Eseguiamo in autonomia reverse engineering effettuando le misurazioni necessarie e, se concesso dal cliente, scaricando e montando i commerciali nelle apposite librerie dei software di progettazione meccanica.
Gli strumenti utilizzati più comuni per il reverse engineering sono i seguenti:
- Calibro decimale: viene usato su impianti abbastanza grandi e con difficoltà nel capire la pendenza, attraverso una luce rossa si prendono due punti di riferimento e si verifica la differenza dei gradi
- Micrometro: replica la stessa funzione del calibro, ma è un calibro ad alta precisione con sensibilità tipica del centesimo di millimetro
- Metro: viene usato per la misurazione di lunghezze abbastanza ampie, lunghezze totali di componenti
- Laser: utilizzato per notare pendenze rispetto al suolo; viene usato su impianti abbastanza grandi e con difficoltà nel capire la pendenza, attraverso una luce a rossa si prendono due punti di riferimento e si verifica la differenza dei gradi.
La nostra metodologia per eseguire i reverse engineering varia a seconda delle esigenze del cliente.
Se si tratta di un prodotto proprio, che non è possibile “fotografare” per motivi di riservatezza, imbastiamo tutti i componenti dal cliente in modo da rilevare ogni singola misurazione necessaria. Una volta terminata questa fase, possiamo realizzare le tavole bidimensionali ed eseguire eventuali assiemi o sottoassiemi presso i nostri uffici.
Se invece è possibile, fotografiamo e realizziamo video del prodotto, per riprendere ogni singolo componente direttamente presso il cliente ed essere più autonomi in fase di progettazione. Ovviamente economicamente parlando, questo servizio è basato sul budget che il cliente vuole investire.
In base alla nostra esperienza consigliamo sempre ai nostri clienti migliorie in base alle normative attuali, per adeguare i prodotti o gli impianti alle norme attuali.